Com'è la qualità dell'acqua in Italia?
Postato da Gino Paolini il 10/09/2018

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Leggi il nostro articolo e scopri quali sono i principali agenti inquinanti.

La qualità dell'acqua in Italia

La qualità dell'acqua in Italia è uno dei temi più caldi dell'ultimo decennio quando, diverse associazioni e comitati di cittadini, hanno cominciato ad effettuare le analisi dell'acqua di fontane pubbliche e rubinetti, evidenziando come essa non riesca spesso a rispondere a quei criteri di salubrità indispensabili al rispetto del Diritto alla Salute e all'Ambiente, come sancito dalla Carta Costituzionale Italiana.

Bene primario, circa due anni fa l'acqua è ritornata ancora al centro del dibattito pubblico grazie allo studio europeo ed interuniversitario Eurogeosurvey geochemistry expert group che ha riconfermato come l'acqua distribuita sul territorio Italiano è molto diversa da città in città, sia dal punto di vista organolettico che dal punto di vista fisico-chimico.

La ricerca europea sulla qualità dell'acqua e le denunce sull'arsenico

I ricercatori che hanno portato avanti lo studio hanno analizzato 157 campioni d'acqua, sia prelevandola dai rubinetti domestici che dalle fontanelle pubbliche disseminate nella penisola.

I dati allarmanti mostrano che in 5 grandi città l’acqua non è potabile fra cui Olbia, Marsala e Piacenza la cui acqua presenta un'eccessiva quantità di nitrati.

Sostanze pericolose sono state riscontrate anche a Viterbo e Mantova, così come a Siracusa e nelle provincie di Pistoia e Messina. La presenza di nitrati nell'acqua risulta molto pericolosa per l'uomo ed in modo particolare per i neonati.

I nitrati si concentrano nell'acqua a causa dell'uso di fertilizzanti, pesticidi e di rifiuti urbani o industriali che contaminano la falda. Ciò implica perdite o malfunzionamenti della rete idrica, oppure un inquinamento a monte. La concentrazione di nitrati in quantità eccessiva può causare nei neonati, che possono sopportarne 10mg/l, la metaemoglobina, ovvero una patologia che riduce la capacità del sangue di trasportare ossigeno.

Nel resto d'Italia l'acqua risulta "buona" anche se la ricerca sottolinea come le analisi condotte si siano limitate a ricercare solo alcune caratteristiche: non sono state, ad esempio, presi in considerazione i parametri microbiologici né quelli relativi ai sottoprodotti che prendono forma a seguito della disinfezione delle acque.

Per comprendere la quantità di elementi nocivi potenzialmente pericolosi che potrebbero finire nell'acqua basti pensare a la tipologia di rifiuti che produciamo: batterie al cadmio, al litio o al piombo, plastiche e derivati del petrolio, tutte sostanze che una volta in discarica potrebbero finire nelle falde e di lì nell'acqua del rubinetto.

Quando il consumatore viene informato della presenza di sostanze pericolose è già troppo tardi, ed il caso dei comuni che hanno utilizzato acqua all'arsenico ne è un esempio lampante. All'arsenico però si aggiungono anche i sottoprodotti degli elementi utilizzati per la disinfezione dell'acqua, come il cloro utilizzato per debellare i batteri nell'acquedotto: esso rilascia in acqua cloroformio e trielina.

In questo caso, quindi, è meglio cautelarsi, piuttosto che subire situazioni ed essere avvisati troppo tardi.

Il trattamento dell'acqua: un modo per salvaguardare la propria salute

Non conoscendo le analisi chimico-fisiche dell'acqua della propria abitazione e non sapendo tantomeno quali eventuali sottoprodotti sono presenti a causa del trattamento di disinfezione, una delle prime cose da fare è richiedere le analisi dell'acqua all'ASL o ad un centro privato, oppure acquistare un kit per la loro esecuzione in fai da te.

Il passo successivo è certamente dotarsi di un sistema di trattamento acqua che elimini l'eventuale presenza di agenti di rischio ed ogni possibile agente inquinante, mediante un depuratore d'acqua a microfiltrazione o ad osmosi inversa: il primo depura l'acqua eliminando il cloro e debellando gli eventuali microrganismi insalubri presenti, il secondo invece, rimuove metalli pesanti, arsenico, nitrati, virus e molte altre sostanze non eliminabili con nessun altro metodo.